domenica 2 dicembre 2007

Nuove uscite: My Awesome Lunettes


Album: My Awesome Lunettes
Saturate It, Than My Sad Waterloo!
(CD digi-triple EP 3"-triple special edition picture disc-double dubplate)

A Tea at the Saint Valentine Day Massacre
Victorian Squid
The Dogsitter Ballad
Wimbledon Spring
I Fell in Love with Francis Turner
Give Her a Strange Supposition
Our Driver Left Us without a Kiss

venerdì 31 agosto 2007

Indiespotting extra-capitolino per immagini

In quanto Rome-based, lo staff di Spilletta Reloaded è stato in grado di riconoscere solo nove dei volti che compaiono nella prima delle immagini in basso. Aiutate N. e D. o, in alternativa, pagate loro l'affitto di un appartamento a Bologna.

La seconda immagine è in riferimento all'ultima puntata della celebrata rubrica La posta di SR.
EXTRA!: scova l'indiecelebrità persa tra la folla.

sabato 11 agosto 2007

La posta di SR: Tommaso Cerasuolo reloaded, puntata speciale

Cara Spilletta Reloaded,
mi chiamo ***, ho 23 anni e sono una fan dei Perturbazione dai tempi di "Quello che non c'è". Ho sentito che Tommaso sta molto male. Sale sul palco ed è in preda al delirio, suda, trema, cade a terra. Potete rassicurarmi sulle sue condizioni?

Cara ***:
Avendo assistito alle recenti esibizioni di Milano e Roma possiamo confermarti che Tommaso Cerasuolo, il frontman della band torinese dei Perturbazione, sta molto male. È vero che durante la performance alla Sapienza, l'università di Roma, si è gettato in terra delirando. Siamo profondamente addolorati per il peggiorare delle sue condizioni. Fortunatamente a fine concerto degli assistenti del backstage l'hanno trascinato lontano dal palco, l'hanno sostenuto e l'hanno liberato dal sudario di carta igienica in cui si era pietosamente avvolto, asciugandolo dal sudore.


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Ciao Spilletta,
"Cosa succede quando uno muore" è uno dei miei dischi preferiti. Sai dirmi qualcosa sugli artisti di riferimento dei Perturbazione e del loro cantante?

Caro Anonimo:
Nel corso del loro concerto alla Sapienza dello scorso 26 luglio Tommaso ha omaggiato, nell'ordine, il cantautorato italiano (Battisti, "Amarsi un po'"), quello partenopeo (D'Alessio, seriously) e la canzone francese. Se il pubblico fosse stato reduce dalla stessa lacustre trasferta alcoolica dei Perturbazione, e se fosse stato tanto visibilmente instabile quanto Tommaso, probabilmente il gioco di richieste-omaggi si sarebbe spinto fino al folk balcanico e ai canti degli alpini.


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Cari N. e D.,
sono *** ed ero allo scorso Mi Ami e mentre mi godevo la divertentissima esibizione dei Perturbazione -- quelli di "Arriva lo ye ye", per capirci -- a un certo punto il cantante si è gettato addosso decine di palloncini e si è avvolto in un lenzuolo nero. Non sarà mica uno di quelli che inneggiano al satanismo e fanno messe nere? La mia compagna è molto cattolica e se scopre una cosa del genere butta via tutti i loro cd che le ho regalato, incluso "Sussidiario illustrato della giovinezza".

Caro ***:
In realtà i motivi per preoccuparti potrebbero sussistere. Una nostra inviata era lì e ci ha testimoniato che per il resto del concerto Tommaso ha cantato con in testa quel tetro lenzuolo nero, che gli copriva anche la faccia, con il risultato di una voce metallica e un po' ovattata che sembrava una pessima imitazione di Belfagor, il celebre fantasma del Louvre. Nascondi i dischi alla tua fidanzata.


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Ciao Spilletta,
sono *** da Milano. Lo scorso giugno ho assistito a un concerto di un gruppo giovane e fighissimo. Il cantante si è fatto strada tra il pubblico indossando uno strano apparecchio in testa. "Stanotte/stamattina" mi è piaciuta moltissimo: tu che sei così informato di musica, puoi indicarmi chi fossero?

Cara ***:
In molti come te ci hanno scritto per chiederci informazioni. Forse il cantante era un adorabile illustratore con le mani grandi e la voce calda. Forse l'apparecchio gli donava un aspetto a metà tra il protagonista di Splinter Cell e Sergio Rubini in "Nirvana" di Salvatores. In tal caso, si tratta molto probabilmente dei torinesi Perturbazione. Se puoi stai lontano da lui in situazioni simili. Soprattutto non esporlo alla luce, non gettargli addosso dell'acqua e non dargli alcool dopo la mezzanotte.


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Cara Spilletta Reloaded,
sono *** da Roma. Volevo chiedervi: ma quanto è carino Tommaso quando mima i testi delle canzoni dei Perturbazione? Tipo se mette le mani in tasca quando canta 'mani in tasca', se fa spallucce quando dice 'spalle strette', se prende a pugni l'aria. Quanto è carino?

Cara ***:
In effetti Tommaso è proprio irresistibile quando fa certe cose. Ci sentiamo però in dovere di avvertirti che in realtà quelle mossettine sono i sintomi delle sue abituali intossicazioni da gelato alla vaniglia e pastelli colorati. Sai, mangia anche quelli. Ognuno ha i suoi "vizietti", dopotutto. Ma tu continua pure ad innamorarti quando indica il pubblico e mima un abbraccio parlando delle vibrazioni dell'amore. Del resto non sono problemi tuoi.


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Cari N. e D.,
noi che si va abitualmente a sentire i Perturbazione ogni volta che i Perturbazione suonano in città, verremo tra qualche anno presi in giro come noi ora prendiamo in giro chi ancora va senza stancarsi a ogni concerto di Afterhours o Marlene Kuntz?

Caro Anonimo:
Sì. A presto.


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Nella fotografia: Tommaso al Mi Ami, Milano, giugno 2007. Scatto di Simone Merli.

domenica 3 giugno 2007

Sondre Lerche. Due giugno duemilaesette


Ciao a tutti, sono Sandro Lercio. La mia amica Maria de Roma mi ha suggerito di farmi chiamare così, qui in basso in mezzo a voi terroni. Cosa hai da ridere, Maria? Sandro Lercio fa ridere? Ti fa ridere davvero? Oh Maria, come sei dolce.
(Andiamo nel backstage, Maria, e lasciamo alle loro cose questi italiani riccioluti?)
Ho ventiquattr'anni, una faccia d'angelo e un talento incredibile. Ho già pubblicato cinque album. Ho detto già: perdonate la falsa modestia. Cinque album uno più bello dell'altro. Fa male, vero?
Be' allora vi dico che vivo pure in Norvegia quando ivi non fa troppo freddo mentre voi in questa fogna a cielo aperto che è Roma. Ah-ah.
Poi se volete passare giù al banchetto, mi comprate un paio di felpe della mia nuova collezione autunno inverno. Ecco, c'è mio fratello Byornzhgv che vi fa ciao con la manina.
Detto questo, direi che possiamo iniziare.

giovedì 17 maggio 2007

Tarwater + Lo-Fi-Fnk + Of Montreal. Sedici maggio duemilaesette

I Tarwater sono meglio su disco. Non che suonino male: suonano uguale, come sul disco. Rispetto al live però il disco ha dei vantaggi. Non devi restare in piedi, per esempio; lo paghi una volta e lo ascolti quanto vuoi; puoi guardare altrove, non solo verso il palco; mentre lo ascolti puoi fare dell'altro, cose come mangiare, il sesso, dare contributi significativi all'umanità con l'indietronica o senza, vivere la vita vera. Dal vero i Tarwater sono vecchi, suonano vecchi e vestono e si pettinano come anemici intellettuali della DDR.
I Lo-Fi-Fnk entrano al Circolo degli Artisti solo perché aprono per gli Of Montreal. Altrimenti dovrebbero mostrare la carta d'identità, essere accompagnati dal nonno, qualcosa. Avrebbero successo in Giappone, se potessero ritirare il passaporto senza dovere attendere il consenso dei genitori. Quattro executive della Disney in un palazzo nel mezzo di Stoccolma. Uno ha un cerchietto con le orecchie di Topolino, un altro una cravatta di Paperino, il terzo accarezza un pupazzo di Winnie The Pooh e l'ultimo si mette le dita nel naso:
- Dobbiamo trovare qualcosa di nuovo per il Disney Channel svedese.
- Abbiamo già provato con le pubblicità dei cereali Disney. I video pornografici per minori. Le avventure di Pippo sotto LSD.
- Proviamo con una boy band.
E nacquero i Lo-Fi-Fnk, trio con un batterista a molla, un cantante e un terzo patetico membro che mima i brani. Come Mauro Repetto ma peggio. Hanson contro Kraftwerk contro Giocajouer.
Gli astanti vanno fieri dei propri bracciali fosforescenti tanto new rave quanto il new rave non esiste. Gli Of Montreal purtroppo non ci sono. Al posto loro arrivano il chitarrista delle Vibrazioni con basette e pantaloni a campana e tutto, Mike Mills, una demoniaca tastierista gnappa, uno che sembra Morgan dei Bluvertigo ma non lo è, peccato, e Kevin Barnes. Per ribadire la necessità di un riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e sottolineare che l'identità sessuale è mera convenzione, Barnes sfoggia calze a rete con una maglia meno fitta di quella dei peli delle sue cosce. Più che altro le sfoggia perché il pubblico non si annoi per colpa del kitsch della scaletta, della resa moscia, dell'acustica di merda. E per fare in modo che i bambini che li seguono sul Disney Channel ricevano una corretta educazione sessuale. Il Muro del Circolo rifulge intanto nella gloria dei tre proiettori e delle loro proiezioni totalmente random.

martedì 1 maggio 2007

Akron/Family. Ventinove aprile duemilaesette


Gli Akron/Family sono in sala prove per smaltire l'ultima sbornia di caffè. Nell'attesa preparano il prossimo tour in Melanesia. Michael Gira li guarda da lontano seduto su un divanetto. - Cercate di concentrarvi, ragazzi.
- Buuuhhh ah-ah-ah. Scusa Michael. Gnick gnick gnick. Ryan come la vedresti se usassimo l'idrovora a manovella dello zio Hank, per questo pezzo?
- Sbrulp sgangk geeeek.
- O un cacciavite.
- Sarebbe perfetto da sbattere e infilare dentro una brocca d'acqua.
- O Coca-Cola.
- Coca-Cola.
- Ho fatto un sogno la notte scorsa.
- Hai dormito?
- Coca-Cola Coca-Cola.
- Già. Ho sognato che cacciavo alligatori nelle paludi della Florida insieme a Janis Ian.
- Coca-Cola Coca-Cola Coca-Cola Coca-Cola. Coca-Cola Coca Coca Coca.
- Ice cream! Ice cream! We all scream for ice cream!
- I scream, you scream, we all scream for ice cream!
- Ragazzi finitela. Basta.
- I scream! Bene, scusa Michael.
- Miles. Miles! Smettila, non si capisce che stai imitando uno scimpanzè dello Swaziland. Non fai ridere.
- Ragazzi, potreste metterci un po' di coretti.
- Uno yodel.
- Yodel-eh-eh.
- Più schitarrate, più schitarrate.
- Potreste aggiungere più campanacci.
- E la canzoncina, Seth?
- Quale canzoncina?
- Ma io volevo cantare "Mary ha una pecorella" nel bis.
- Ak-ak ak ak ak ak ak.
- Geniale. Proviamola.

Carpacho. Ventotto aprile duemilaesette


- Grazie, grazie. Bella. Sì. Grazie. Siete magnifici. Questo era "C.A.Z.Z.A.T.A", un nostro nuovo pezzo. Bella. Senti, Isido', smettila de strilla'. Ma gliel'hai ricordato a zia di spegnere il forno alle dieci?
- Avevi detto alle undici e 'n quarto.
- Le dieci.
- Erano le undici e un quarto, ti ho sentito anch'io.
- Ma se ci fermiamo in pizzeria?
- Io non lo so quando finiamo qua. Oh, cicci, adesso suoniamo un'altra cosa.
- Andiamo.
- Ma che c'ha il piccì? S'è fermato?
- Ma al tu' cugino gliel'hai detto che non deve scaricarci la musica? C'ha installato Imiùl.
- Era per prendersi la discografia di Babbalot.
- St'infame. Tutta colpa di Aiuola. Oh, voi in prima fila: siete stupende, babies.